Si è svolta questa mattina, presso l’Aula Magna dell’Università LUM di Casamassima, la tavola rotonda dal titolo “Il ruolo del Direttore Sportivo nelle società calcistiche moderne”.
All’evento hanno partecipato il Presidente della FIGC – Settore Giovanile e Scolastico Vito Tisci, il Rettore dell’Università Lum Antonello Garzoni, e il Docente di Diritto Sportivo all’Università Lum Tommaso Marchese.
Nell’Aula Magna dell’Università, oltre a studenti, docenti, addetti ai lavori, personalità politiche e sportive, anche gli atleti del CFT di Bari – Bitetto coordinati dal Responsabile Tecnico Vincenzo Tavarilli. È stata esposta anche la Coppa vinta dalla Nazionale Italiana di calcio a Euro 2020 in virtù di una convenzione nazionale sottoscritta da FIGC e LUM.
Nel corso della manifestazione è stata presentata anche la terza edizione del Corso di Alta Formazione in Management delle Società Calcistiche, organizzato dalla School of Management dell’Università LUM in collaborazione con l’ADICOSP. Il Corso, propedeutico all’esame di abilitazione da Direttore Sportivo, è riconosciuto dalla FIGC e rappresenta il debutto di una università italiana nel settore della formazione dei manager calcistici.
In apertura della tavola rotonda, è stato trasmesso un video messaggio del Presidente Federale Gabriele Gravina. “Il calcio ha privilegiato per tanti anni l’insegnamento tecnico, ma ormai deve governare il cambiamento privilegiando la formazione per professionalizzare la classe dirigenziale del futuro. È questo il principale obiettivo della Federcalcio, sempre molto attenta a dinamiche di questo tipo. Oggi, all’interno delle società calcistiche, non è più possibile essere approssimativi nella stipula di un contratto o nella redazione di un bilancio. Anche per questo, la terza edizione del Corso di Alta Formazione organizzato dalla Lum riveste un ruolo importante nel ribadire un concetto in cui credo fermamente".
"E proprio in virtù della convenzione in essere tra la Libera Università del Mediterraneo e la FIGC - ha proseguito il Presidente Federale - al battesimo del Corso in Management delle Società Calcistiche esponiamo la Coppa di Euro2020 conquistata dalla Nazionale di Roberto Mancini. Sono convinto che sia possibile continuare ad ottenere risultati straordinari in campo e fuori solo grazie a collaborazioni di questo tipo, tra mondo dello sport e dell’istruzione”.
In occasione della tavola rotonda, ha parlato anche il Presidente della FIGC - Settore Giovanile e Scolastico, nonché numero uno del Comitato Regionale Puglia LND, Vito Tisci. “Ringrazio per il gradito invito il Rettore dell’Università Antonello Garzoni, nonché la mente di questa iniziativa, il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione Felice Gnagnarella. Saluto inoltre il Docente di Diritto Sportivo Tommaso Marchese, e ringrazio per l’accurato video intervento il Presidente Federale Gabriele Gravina. Davanti a noi ci sono ci sono alcuni atleti del CFT di Bari-Bitetto coordinati dal Responsabile Tecnico Vincenzo Tavarilli, a cui va tutta la mia gratitudine per la squisita disponibilità dimostrata in questa bella occasione".
"Il mio intervento - ha ripreso Vito Tisci - focalizza inevitabilmente l’attenzione sul ruolo del Direttore Sportivo nelle società calcistiche moderne. La figura del DS è senza dubbio fra quelle più importanti all’interno di un club: grazie al suo lavoro, infatti, squadra e società entrano in relazione senza comunicare direttamente fra di loro. Il suo ruolo è certamente cambiato negli ultimi anni, probabilmente a causa dell’evoluzione del calcio che ha professionalizzato tutti gli addetti ai lavori. L’attività del DS non si limita a rinforzare la squadra cercando di contenere le spese della proprietà, ma il suo lavoro si svolge prettamente sul campo, districandosi fra un mare di contatti e tanto scouting. Durante le sessioni di calciomercato il suo lavoro raggiunge livelli di stress molto elevati, a causa di acquisti, cessioni e trattative intavolate con l’obiettivo di massimizzare gli investimenti. Sono tante anche le mansioni invisibili ricoperte dal DS: la sua presenza è necessaria nel corso degli allenamenti, dove il confronto con l’allenatore per testare il polso alla squadra risulta necessario. Nel calcio professionistico, più che in quello dilettantistico, laddove ci sia una proprietà poco presente, il DS rappresenta la società e diventa il suo principale intermediario. Adeguarsi ai tempi che corrono è la vera sfida del Direttore Sportivo, una figura sempre più fondamentale nel calcio moderno".
"E proprio per cercare di formare i dirigenti sportivi del futuro, oggi in LUM viene presentata la terza edizione del corso propedeutico all’esame di abilitazione da Direttore Sportivo riconosciuto dalla FIGC, che rappresenta il debutto di una università italiana nel settore della formazione dei manager calcistici. Sono felice che la LUM, al fine di stimolare la produzione di tesi sperimentali e di ricerca, assegnerà una borsa di studio allo studente che realizzerà il miglior elaborato finale. È una dimostrazione di grande sensibilità da parte dell’Università, che sta effettuando un gesto di grande fair play didattico. Concludo salutando tutti gli studenti, i docenti, i relatori e la stampa intervenuta, con l’auspicio sincero che l’inaugurazione di questo Corso di Alta Formazione possa aiutare molti di Voi a realizzare il sogno di diventare Direttore Sportivo e lavorare nel mio mondo, quello del calcio, caratterizzato da un entusiasmo e una passione che lo rendono ancora oggi lo sport più bello del mondo”.
Il Corso in Management delle Società Calcistiche rientra nelle proposte formative della School of Management, che ha stilato il programma didattico in collaborazione con l’Associazione Direttori e Collaboratori Sportivi (ADICOSP). Il Corso di Alta Formazione, inoltre, ha ottenuto il patrocinio di Lega Serie B, Lega Pro, Associazione Italiana Calciatori (AIC), Associazione Italiana Arbitri (AIA) e Istituto per il Credito Sportivo (ICS).