In una serata dove la tensione e l'entusiasmo si intrecciavano, tessendo la trama di una finale attesissima, la Coppa Puglia di Calcio a Cinque ha regalato ai presenti ben più di una semplice competizione sportiva. Al centro dell'attenzione non è finito solo il trionfo sportivo del Futsal Ostuni, ma un episodio di fair play che ha toccato il cuore dei presenti.
Il protagonista di questa storia è il numero 7 della società Boemondo di Canosa di Puglia, Sassi Michele, classe 2003, che in un gesto spontaneo di grande nobiltà, ha incarnato l'essenza del vero sport. Il calcettista ha preso in braccio il suo avversario, Bernardo Rui Costella, infortunatosi in un’azione di gioco, accompagnandolo in panchina e guadagnandosi l'ammirazione non solo dei suoi compagni di squadra ma di tutti i tifosi presenti al Palazzetto dello Sport di Turi. Questo episodio ha trasceso il normale svolgimento di un evento sportivo, trasformandosi in una lezione di fair play. Il calcio a cinque, con la sua velocità e intensità, è spesso un teatro di azioni mozzafiato e di tensione elevata, ma la vera bellezza di questo sport è stata rivelata in un atto non di competizione, ma di pura umanità.
"Il comportamento del giocatore Sassi è stato un faro di integrità, dimostrando che il vero spirito dello sport va ben oltre la mera competizione - commenta il Presidente del CR Puglia Lnd, Vito Tisci che prosegue - Questo gesto straordinario non solo onora il gioco del calcio a cinque ma eleva l'intero panorama sportivo, ricordandoci che la lealtà, il rispetto e l'empatia sono i veri valori che dovrebbero guidare ogni atleta."
La finale di Coppa Puglia sarà ricordata non solo per il gioco giocato, ma per il messaggio di sportività e rispetto che ha trasmesso, ribadendo che nel calcio, come nella vita, i veri valori valgono più di una vittoria.