Si è svolto ieri, all’interno dell’Istituto Penale per i Minorenni di Bari, l’evento dal titolo “Sport e Legalità: un calcio…alla mafia”, organizzato dalla Giunta dell’Associazione Nazionale Magistrati del Distretto di Bari, Trani e Foggia in collaborazione con la Rete Magistrati “Sport e Legalità”. L’iniziativa, predisposta in occasione della giornata in cui ricorre il 32° anniversario della strage di Capaci, è stata patrocinata dal Comitato Regionale Puglia della Lega Nazionale Dilettanti nell’ambito delle iniziative che rientrano nel progetto sociale Puglia Solidale.
Alla manifestazione ha aderito una rappresentativa di calcio dei detenuti, che ha sfidato in un quadrangolare di calcio a 11 disputato sul campo all’interno dell’Istituto Penale per i Minorenni di Bari, le formazioni della Polizia Penitenziaria, dei Magistrati e degli Avvocati. Per la cronaca, il torneo è stato vinto proprio dalla rappresentativa dei “legali”, seconda classificata quella dei detenuti, sostenuti dagli applausi del pubblico ammesso in tribuna.
Il progetto veicola un certo tipo di valori, rendendo i detenuti dei protagonisti responsabilizzati. E anche per dare a ciascuno di loro la possibilità di vivere un’esperienza completa e straordinaria, la LND Puglia ha messo a disposizione delle quattro squadre i completi da gioco, ma anche gadget e palloni da gara che sono stati utilizzati nel corso del quadrangolare arbitrato da una terna messa a disposizione dal CRA Puglia.
«Ho potuto constatare in prima persona – spiega il Presidente Vito Tisci – l’importanza dello sport come mezzo educativo e di integrazione sociale. Il calcio non è solo un’attività fisica ma rappresenta anche un potente veicolo di valori fondamentali per la crescita dei giovani e per la costruzione di una società più giusta e legale. Rispetto delle regole, disciplina, collaborazione e inclusione sono principi alla base della legalità, valori che Giovanni Falcone ha difeso con coraggio e determinazione. Lo sport offre un contesto in cui i giovani imparano a rispettare le regole, a riconoscere l’autorità degli arbitri, a collaborare con i compagni di squadra e a riconoscere il valore dell’onestà e del fair play. Questi insegnamenti sono cruciali per prevenire la devianza minorile e per formare cittadini consapevoli e responsabili».
A margine della manifestazione, è avvenuta la consegna ai detenuti ospiti dell’Istituto Penitenziario Minorile dell’albero della legalità intitolato proprio alla memoria di Giovanni Falcone. «Questo gesto simbolico – prosegue il vertice del calcio pugliese – rappresenta il nostro impegno a coltivare i valori della giustizia e della legalità tra i giovani, piantando le radici di una società più giusta e solidale. Uniti possiamo fare la differenza».
L’iniziativa è nata per promuovere una giornata di sport all’insegna dei sui valori fondamentali quali lealtà, impegno, sacrificio, coraggio, spirito di gruppo, inclusione, riscatto, lotta alle disuguaglianze di ogni genere. Attraverso questa manifestazione, l’Associazione presieduta da Antonella Cafagna intende contribuire alla diffusione di una cultura della legalità, veicolando un messaggio di speranza nei confronti dei tanti giovani privati della libertà a causa di comportamenti scorretti, con l’obiettivo di reintegrarsi all’interno della società dopo aver scontato la propria pena.
«Lo sport unisce, aggrega, elimina le differenze, abitua al sacrificio e al rispetto delle regole – sottolinea la numero uno della Giunta – ma è anche una palestra di legalità, e può essere uno strumento potentissimo per dire no alla mafia e alla criminalità organizzata, che recluta e assolda i giovani, togliendo loro ogni speranza per il futuro. Questa giornata di sport e di rinascita è stata realizzata per costruire l’impegno del noi oltre ogni barriera. Tutti noi, uniti indistintamente ai detenuti, vogliamo respirare l’emozione di un momento di libertà ritrovata – chiude Antonella Cafagna – che sia seme di speranza per il futuro».