“Chi soffre di disturbi alimentari ha un nome e un cognome: le parole possono ferire e hanno un peso diverso per ognuno di noi. Promuovere un ambiente sportivo sano, basato sul rispetto e l’inclusione, supporta i più giovani a costruire una relazione sana con se stessi e l’altro, prevenendo l’insorgenza di un Disturbo Alimentare”.
La Lega Nazionale Dilettanti in collaborazione l’associazione Animenta in occasione della Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare, ha diffuso il Vademecum per la prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare (DCA) redatto dalla dott.ssa Valeria Galfano e dal Prof. Aldo Grauso, affinchè ognuno possa sentirsi accettato e supportato.
Perché. La Giornata del Fiocchetto Lilla è fortemente simbolica, è stata promossa nel 2012 dall’Associazione ’Mi Nutro di Vita’. L’iniziativa è partita da, Stefano Tavilla, che ha perso la figlia Giulia di soli 17 anni per anoressia e bulimia. Giulia era in lista d’attesa per il ricovero in una struttura ma è venuta a mancare il 15 marzo 2011. Nel 2018 la Presidenza del Consiglio ha sancito questa Giornata per accrescere l'attenzione, l'informazione e la sensibilizzazione sul tema.
Chi soffre di disturbi alimentari spesso subisce bodyshaming, fatshaming, in poche parole diventa vittima di Bullismo e Cyberbullismo, un problema nei problemi. Purtroppo, c’è correlazione tra tale fenomeno e i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA). Questa forma di violenza può infatti causare una sofferenza psicologica profonda in chi la subisce, tanto da contribuire allo sviluppo di una patologia alimentare. Essa diventa sia espressione di quel dolore che un meccanismo di difesa dallo stesso. Il 65% delle persone con Disturbi Alimentari attribuisce la propria patologia anche al bullismo subìto.
Per questo la Lega Nazionale Dilettanti e Animenta attraverso l’Area di Responsabilità Sociale ha illustrato il Manifesto contro il Bullismo e il Vademecum per il comportamento alimentare anche ai ragazzi della società sportiva Atletico 2000. Si è trattato di un confronto essenziale con le giovani generazioni per affrontare le problematiche del loro tempo e insegnare loro l'importanza delle parole che non devono mai ferire nessuno.
Dati. Nel mondo sono oltre 55 milioni di persone e 3 milioni in Italia, l’Istituto Superiore di Sanità ha tratteggiato, nel 2022, un quadro preoccupante: 9.000 utenti risultano in carico al 65% dei Centri censiti; gli utenti "sono prevalentemente di genere femminile 90% rispetto al 10% di maschi", il 58% degli utenti ha tra i 13 e i 25 anni; il 7% ha meno di 12 anni. I casi sono aumentati quasi del 40 %. Si registra, inoltre, un abbassamento dell'età in cui compaiono i DCA (sotto i 14 anni), e "il carico assistenziale globale dei nuovi casi e casi in trattamento è stato rilevato nel 2020 nel numero di 2.398.749 pazienti. I disturbi del comportamento alimentare quali, ad esempio, l’anoressia, la bulimia nervosa e il disturbo del “binge eating” ovvero dell’alimentazione incontrollata, rappresentano un serio problema per la sanità pubblica per l’esordio nelle fasce di età molto precoci.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il Manifesto di prevenzione dei Disturbi Alimentari cliccando QUI.